15:00 - 16:00 | Sala Convegni
Modera: Maurizio Principato, giornalista di Radio Popolare
Partecipano
Laureata in Architettura al Politecnico di Milano nel 2011, ha conseguito il master di II livello in Housing sociale e collaborativo. Parallelamente ad alcune esperienze di libera professione ha lavorato on-site nell'ambito della gestione tecnico-sociale di un intervento di social housing (Torino MOI - ex villaggio olimpico). Dal 2013 lavora per SGR Polaris Real Estate (ora InvestiRE SGR SpA) nella gestione immobilare principalmente del Fondo Immobiliare di Lombardia Comparto Uno - FIL1 (1° fondo di social housing in Italia). Attualmente è Assistant Fund Manager del fondo FIL1.
Ha contribuito a fondare, all'interno di Nativa, la benefit unit Architecture. Nativa, infatti, è una società benefit, prima B-corp italiana, fondata da imprenditori che credono nel ruolo delle aziende come forza di miglioramento della società. Il suo obiettivo è contribuire a una trasformazione positiva nei paradigmi economici e culturali, in modo che tendano verso la rigenerazione dei sistemi natural e sociali.
Massimo Pinardi, SECI RE |
Laureato in Scienze politiche internazionali a Bologna, ha conseguito il master in Management pubblico a Urbino e il Master in Lobbying e comunicazione d'impresa alla LUISS. Dal 1999 ak 2009 è stato Sindaco di Castello d'Argile, piccolo Comune in provincia di Bologna. Dal 2009 al 2016 è stato Responsabile relazioni istituzionali di Seci Real Estate, società di sviluppo immobiliare del Gruppo Maccaferridi Bologna. Dal 2017 è direttore generale dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero di Bologna, Ente ecclesiastico che gestisce il patrimonio immobiliare a reddito della Diocesi.
Laureato in Giurisprudenza e Dottore di Ricerca in Telematica e Società dell'Informazione presso l'Università di Firenze, è ricercatore dell'Istituto di Teoria e Tecniche dell'Informazione Giuridica (ITTIG) e responsabile dei progetti CNR: "Strumenti per lo studio del lessico giuridico antico e contemporaneo come patrimonio culturale" e "Controllo di qualità e valutazione dei testi normativi e amministrativi". Ha lavorato al progetto NIR - Norme In Rete e ha fatto parte del gruppo di lavoro promosso da ITTIG e Accademia della Crusca che ha elaborato la "Guida alla redazione degli atti amministrativi. Regole e suggerimenti".
Architetto, si occupa di città spaziando dalle politiche urbanistiche al disegno urbano, intesi come strumenti di innovazione e cambiamento per disegnare città vivibili, resilienti e a scala umana. Le sue attività, professionali e di ricerca, includono l'analisi della città, la comprensione delle problematiche della vita urbana contemporanea e l'analisi dei suoi trend di sviluppo futuro. Da settembre 2016 è consulente tecnico dell'Assessorato all'Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano. In precedenza, dal 2012 è stato membro del team di Masterplanning and Urban Design di Arup Italia e rappresentante italiano del team di Arup Foresight, Research and Innovation, partecipando a numerosi progetti multidisciplinari di rigenerazione urbana, sia in Italia sia all'estero. Per conto di Arup, nel 2016 è stato co-autore dello studio "Cities Alive - Towards a Walking World".
Ilaria Vitellio, MappiNA |
Urban Planner e Civic Hacker con specializzazione, master e PhD in urbanistica e pianificazione. Si occupa di strumenti di governo del territorio e di politiche urbane, con particolare attenzione ai temi della costruzione multiattoriale e di processi di rigenerazione urbana attraverso la sperimentazione di approcci quali cultural planning, community mapping, community planning 2.0, neogeografia e open data. Ha svolto per anni docenza a contratto in diverse università italiane, partecipato a ricerche nazionali e internazionali e svoltp attività di consulenza per le pubbliche amministrazioni (piani urbanistici, programmi complessi, piani strategici). Attualmente è CEO di MappiNA - Mappa Alternativa della Città e di CityOpenSource - Collaborative Mapping Platform, e project manager di diversi progetti difitali che intrecciano open data con pratiche di collaborative mapping.
